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Questa scena rappresenta
l'influenza della cultura araba su quella occidentale, praticamente
avvertitasi anche a Montecalvo. Le esperienze guerresche dei
Pugliesi immigrati a Montecalvo dopo la peste, o quelle dei saraceni
predoni delle nostre contrade, si trasforma in segni di pietra
scolpiti sui noti portali. L'antichissimo Sekoma, da misura granaria
si trasforma in misura del tempo ed il messaggio del murale, come su
di esso ha scritto Marisa Russo, coordinatrice dell'intera Opera,
riceve dalla magica lampada di Aladino, "Letture sempre nuove di
valore universale".
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Giovanni Bosco Maria
Cavalletti
dal calendario
IERI EOGGI1989
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