Quando più
Comuni,tutti affacciantisi sulla millenaria Valle del
Miscano,decidono di sedersi ad un tavolo comune per
discutere del proprio futuro e di quello delle proprie
genti,evidentemente,questi Comuni stanno parlando di
qualcosa di veramente importante.
Se la viabilità ha segnato per secoli,la ricchezza e la
importanza di queste terre(Via AppiaTraiana,Strade
consolari,Tratturo Pescasseroli-Candela.......... ),mai come
in questo momento la Viabilità e l'unica vera carta per un
sicuro sviluppo economico della nostra regione.
Allorché,ci si reca nei Comuni del Circondario per le
necessità più varie(visita ad un amico,parente,affari o
semplice acquisto di beni) si nota un generale benessere,una
naturale e calda accoglienza,abbinati ad un decoro urbano e
architettonico notevole(ampi spazi,strade
comode,marciapiedi,illuminazione pubblica efficiente,servizi
generali di assistenza e di tutela efficaci....).
Paesi in cui vale la pena godersi la vita e recuperarne la
qualità,con quella saggezza che ci promana dal vivere dei
Romani e con quella tenacia,tipica dei nostri progenitori
Sanniti.
Quel che clamoreggia sulla stampa e sui media,relativamente
ai prodotti tipici,alla gastronomia,alla ruralità arcadica e
alla tradizione storica e flolclorica,trova,da
sempre,naturale e costante svolgimento nelle nostre
realtà,che rischiano però di vedersi ancora una volta
escluse,da questo nuovo fenomeno per la sola incapacità di
attrarre fisicamente le tante potenzialità.
Stranamente,oggi e ancora più difficile raggiungere le
nostre località!
Le grandi arterie stradali,hanno avvantaggiato le sole
comunità attraversate o che avevano il casello,creando un
nuovo tipo di isolamento,all'interno di uno stesso consesso
territoriale.
Si assiste ad un assurdo contesto che vede alcuni comuni
affogati dal traffico e dall'inquinamento,impegnati a
preservare il "proprio benessere"a scapito di una
territorialità che potrebbe garantire uno sviluppo naturale
e non predativo.
Se è indiscutibile che la qualità della vita nelle nostre
comunità e tipicamente alta,nasce la necessità di renderla
il più possibile apprezzabile e riconoscibile ad altri
soggetti,che con quel sano e appagante turismo porterebbero
al blocco dell'impauperimento abitativo e intellettuale,vero
dramma del mezzogiorno.
Se si pensa di mettersi in discussione e competizione
programmando da soli,sporadiche iniziative e ambiziose
programmazioni,si commette un errore imperdonabile.
I comuni delle valli piemontesi e venete,un tempo tra le più
povere di'Italia,sono riusciti,negli anni,a crearsi quella
bella nomea di semplicità,efficienza e autenticità,che ne
fanno un esempio unico in ambito europeo(non a caso si parla
di valligiano ( valligianesimo) come entità autonoma di
sviluppo).
Lo sviluppo passa per il giusto tramite della conservazione
della propria identità,la valorizzazione del proprio
patrimonio,l'offerta di prodotti unici e rari,la
conservazione dell'ambiente (cfr perché non si recupera il
disegno di legge del Sen. Carella per la Istituzione del
Parco Nazionale del Miscano?).
Spesso le buone idee,quando non sono sorrette da una forte
volontà popolare finiscono nel novero delle storiche
impotenze della storia meridionale,errore che si continua a
commettere per una sciocca visione arrivistica del mondo
moderno,che preferisce mangiarsi l'uovo
oggi,rinunciando,ahimè,a crescere la gallina,nel nostro caso
dalle uova d'oro. Se questi argomenti,come altri non meno
importanti,non diventeranno il nostro pane
quotidiano,rischiamo l'assuefazione politico-ideologica e
l'appiattimento territoriale,con la scomparsa di quel sano
campanilismo,fonte del valligianesimo e del territorialismo.
Con questa naturale ma doverosa premessa,i comuni di
Montecalvo
Irpino...........................................................................
Daranno vita a questo Protocollo di Intesa finalizzato
ad un più organico accordo di programma,per la realizzazione
di una STRADA DI COLLEGAMENTO VELOCE tra gli stessi Comuni
per facilitare e favorire il collegamento alle grosse
arterie statali.
Il tracciato ben visibile e ruotabile,seppur con
restringimenti e delocalizzazioni temporali,ripercorre
perfettamente e per lunghi tratti i percorsi di antiche
strade (Herculea e Licinia) di carattere sacrale,consolare e
commercio pastorale.
La immediatezza delle strade antiche,abbinata alla staticità
del fondo,rendono la strada di cui si tratta,una strada che
ha già un sicuro e forte impianto nel tessuto delle
popolazioni interessate ed un sicuro impatto positivo sul
collegamento civico oltreché economico futuro.
Il reticolo viario compreso tra il Braccio del Tratturello
per Casalbore e le dipanazioni col grande Regio tratturo
Pescasseroli-Candela,richiama alla mente le strade e i
toponimi medioevali,sentierizzate ad uso degli eserciti e
momento di penetrazione delle genti tirreniche sulla vasta
pianure del tavoliere.
Nell'evidenziare lo sforzo straordinario della Provincia di
Avellino e di quella di Benevento per l'adeguamento e
ampliamento della Strada S. Vito Apice- Benevento,tra le
strade più antiche e importanti,sui cui percorso si
affacciano alcune popolose contrade di Ariano Irpino,e i
territori di Montecalvo,Apice,S.Arcangelo.................
raggiungendo il Casello Autostradale di Castel Del
Lago-Benevento in pochi minuti e la città di Benevento,con
possibilità dell'imbocco della Caianello in appena 25 Km,non
di meno va accantonata la concreta possibilità di prolungare
lo storico tracciato,con l'attraversamento del
Frascino(ten.di Montecalvo) e il collegamento alla SS.414 e
SS: 90 bis,attraversando la C/da Malvizza e raggiungendo i
Comuni di Castelfranco in Miscano e Ginestra degli
Schiavoni(prov. Di Benevento),dai quali si dipanano altre
importanti arterie stradali,che svolgentesi sulla dorsale
pre appenninica,degradano verso le Puglie.
Il Comune di Montecalvo Irpino,che intende partecipare alla
realizzazione del progetto,con un considerevole apporto
economico(€ 600.000) e tecnico,e sul cui territorio si
svolge gran parte del ripristinando tracciato,ritiene che
l'arteria apporterà sicuri vantaggi ai Comuni di
Castelfranco,Ginestra,Greci,Montaguto,Casalbore e
Savignano,che con questa strada raggiungerebbero le Città
capoluogo e l'Autostrada,con maggiore velocità e con il
dimezzamento dei tempi di percorrenza.
Una definitiva considerazione va fatta,sulla concreta
possibilità dei comuni partecipanti a questo Protocollo di
incrementare l'interscambio economico e culturale,venendo
fuori da una doppia situazione di disagio,essendo i comuni
più isolati dell'entroterra isolato.
Senza toni di smentita questa nuova arteria può significare
per le nostre genti,quello che ha rappresentato e
rappresenta tutt'ora, la BENEVENTO-CAIANELLO per le Valli
del Calore del Volturno.
Pertanto,se lo sviluppo passa attraverso le importanti
arterie,anche le nostre Valli-MISCANO - UFITA e
CALORE,avranno quello sviluppo tanto atteso,con la
conseguente riconquista di quel benessere, sottrattoci in
passato per scelte politico-sociali che hanno privilegiato
altri territori,altre valli,a discapito dei nostri territori
e delle nostre genti.
Dott.Antonio Stiscia
Nella foto: SS414 bivio
Frascino
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