Nella
primavera del 1978, da un progetto di alcuni giovani
professionisti e studenti locali, tra i quali Nicola Sorrentino, Mario Pappano ed
altri,
inizia a trasmettere su territorio provinciale, "Radio Delta" che ha come logo una "delta greca" a voler
rappresentare simbolicamente i tre punti da cui parte il progetto e cioè
Montecalvo, Casalbore e Buonalbergo. Nei primi mesi di vita l'emittente si
propone come una vera e propria novità nel panorama dell'emittenza privata
Avellinese.
Numerose iniziative ne rappresentano la modernità del
palinsesto e l'avanguardia nell'informazione. Da non dimenticare le
rubriche curate dal compianto Padre Beniamino Canelli, le straordinarie
cronache del giornalista Andrea Puzo e i reportage, novità per quegli anni
assoluta, svolti dal Festival di Sanremo da un giovanissimo Felice Panzone.
La
voglia di dare massima attenzione agli avvenimenti locali era alla base di
tutto. Con i pochi mezzi a disposizione, si riusciva a collegarsi con il
campo comunale per la trasmissione in diretta della partita di calcio
della squadra locale, e tramite telefono, collegamento con lo stadio
Partenio di Avellino, dove allora l'Avellino incontrava le grandi squadre
di serie A.
Nel tempo ha subito vari cambiamenti di sedi ed organici
sempre in continuità. Cosi si arriva al periodo tra il 1982 - 1990,
dove un gruppo di giovani animati da un grande spirito diedero un
rinnovato impulso e
spirito creativo all'emittente che acquistò grande credito a livello
provinciale. Fra tanti ragazzi, allora giovani, da citare per l'impegno, Iorio Gianni, Cardinale Francesco, Carlantuono
Daniele, Mainieri
Gianni,Caccese Pompilio, Lo Casale Tarquinio, Aucelli Michele, Giancarlo
Palladino e tanti
giovanissimi teen-ager come i piccoli, allora, Bellucci Francesco, D'
Agostino Antonio e Domenico, Anchinico Alessandro .Da rimarcare la volontà
e la grande simpatia di Vincenzo D'Apice ,giovane esponente della dance
Montecalvese.La novità era
rappresentata anche da un gruppo di giovani ragazze liceali che tra una
versione di greco e una di latino,si rilassavano un paio di ore
davanti ai microfoni della radio. Tra queste particolarmente assidue,
Carlotta ed Erminia , e tante altre che oggi sono felicemente inserite
nella società e realizzate professionalmente. Gli aneddoti e la vita goliardica
di quel periodo è ancora vivo nella mente di tutti i protagonisti di
allora. Con l'inizio degli anni novanta questa esperienza termina ma resta
la consapevolezza e responsabilità maturata da tutti quei giovani che oggi occupano ruoli di
primo piano nella vita del nostro paese.
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