A noi quarantenni di oggi, " li fierri" evocano ricordi di un passato, non troppo lontano ma ormai impresso nella nostra memoria con emozioni e tristezza. Ricordi certo di ragazzini "cianculusi" dediti ai giochi per strada, chiassosi ed indisponenti, ma conpartecipiti di una quotidianità globale che vedeva quella zona come scena unica e principale della Montecalvo prima del terremoto del 1962. Testimoni ,inconsapevoli e disincantati, di una storia d'altri tempi che scorreva e traspariva dallo sguardo di una anziana femmina , stretta nel proprio dolore o da una serie di schiene curve di vecchi contadini seduti con il " culo" sporto nel vuoto sui"ferri". Immagini da c'era una volta, e adesso? La piazza di nessuno.Non ci sono più ragazzini "cianculosi" e chiassosi, non ci sono più le schiene curve dei contadini, non c'è più il ciarlare degli uomini intenti a commentare le disgrazie del giorno, rimangono loro " i Fierri" come monumento in memoria della vita. |
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