montecalvo?
Montecalvo non deve necessariamente riscattarsi dal passato, perchè il suo
passato non lo conosce, tranne alcune eccezioni, deve piuttosto
riallacciarsi alle sue origini, cioè di quando era un centro guida per le
comunità con esse confinanti
Mi complimento per la domanda
alla prossima
postato da
Alfonso
re
????
anche se non sono un vero Montecalvese, mi trovo d'accodo con quando detto
da Alfonso, e mi complimento per la scelta dell'argomento.Ogni paese deve
fare di tutto per recuperare la propria peculiarità e riscattarsi o meglio
riappropriarsi del suo passato
Saluti a tutti
postato da
Giovanni
montecalvo
la domanda non è affatto semplice.Ci vorrebbe una accurata analisi
dei fattori storici che hanno influito sul suo sviluppo.Ma anche facendone
a meno si può pensare lo stesso di dare una risposta perchè risulta
semplice oggi, capire quali possano essere le cose importanti per
Montecalvo.Ad esempio senza sconvolger l'ambiente,si potrebbe iniziare ad
investire nella qualità della vita e far ricorso al turismo e alla nuova
agricoltura come risorse principali.
La creazione di un habitat, confortevole per i nostri compaesani fuori
paese sarebbe una buona cosa per la rinascita della società.
postato da
Carlo
Riscattarsi da cosa?
Riscattarsi da
cosa? Montecalvo, ma penso come tutte le altre realtà, deve mantenere vivi
i legami con il passato il quale deve essere di monito per migliorarsi
alla luce delle mutate realtà economico-sociali. Voglio solo ricordare, ad
esempio, qulache episodio. Montecalvo rappresenta il primo esempio di
quell'accordo politico che portò alla morte Moro tra la allora DC e il
PCI. Ancora nella nostra provincia si è concretizzata proprio a Montecalvo
una delle prime esperienze radiofoniche con due radio nelle stesso
periodo, quando Ariano ne era ancora priva.
Quindi come puoi ben vedere dal passato c'è da imparare qualcosa in
particolare ad evitare gli errori che sono stati commessi come
l'incapacità di offrire occasioni di sviluppo del nostro paese.
postato da
Michele
Infatti
Infatti mi trovo
daccordo con te che c'è da imparare tanto dal passato ..... ma mi sai dire
perche sono stati commessi tanti errori? perche c'è stato un fermo ?
perche tanti sono scappati via ?
So bene che il futuro di montecalvo non è nel rifare tutto nuovo a
discapito della sua storia e passato, perchè cosi diventerebbe un paese
noioso, dove non si fa altro che rievocare cio che prima hanno distrutto,
io invece credo che da voi ci siano tanti requisiti per diventare
protagonisti di questo mondo sempre piu globalizzato, che è comunque
sempre piu alla ricerca del passato e del buon vivere, credo che chi
comanda se vuole, è ancora in tempo puo far diventare montecalvo una vera
"bomboniera" del sud, la storia di montecalvo non è comune a tutti.
Saluti,
postato da
Maria
re''''
Cari amici,
noto con piacere che cercate di snocciolare il problema, alla ricerca di
probabili cause e relative risposte.Il punto a mio avviso è che Montecalvo
non è che sia rimasto indietro rispetto ad altre realtà, anzi ha espresso
a differenza di altri,personalità di rilievo che occupano ruoli importanti
nelle istituzioni nazionali.Il problema è che non si è trovata una giusta
intesa tra i Montecalvesi di dentro e quelli di fuori.nostri
concittadini,imprenditori,artigiani, professionisti,funzionari
amministrativi, insegnanti, ecc. fuori dal nostro paese hanno
trovato un loro giusto spazio e direi successo, perchè non far tesori
delle loro esperienze?Ad esempio si continua a chiedere ad un'esponente
montecalvese ,presso la presidenza del consiglio, cose futili come
l'interessamento a qualche finanziamento per il comune, e non gli si
chiede un'aiuto nel progettare un percorso di sviluppo utile alla
collettività.Ma tra il dire e il fare..........Progettare è ancora
difficile! Si sfiora il ridicolo se si pensa che c'è ancora gente in cerca
di avere gli alloggi popolari,ed il 30% delle case oramai sono vuote, e
quasi tutti ufficialmente o no sono possessori di due case, alcuni
superano anche questo limite, per non parlare poi delle case in zona di
villeggiatura.Quindi un certo benessere c'è,manca la vita sociale e la
condivisione della ricchezza tra le varie componenti.
postato da
Carlo
Riscattarsi dal passato
Perché riscattarsi dal passato? Bisogna conoscerlo, il proprio passato. Ma
per quello che è stato veramente, senza vanterie campanilistiche, né
lamenti.
Sapendo chi siamo, possiamo progettare il futuro con migliori possibilità
di riuscita. Ma guai a vedere nel passato colpe da cui riscattarsi o
meriti di cui vantarsi.
Pensi che un cittadino di una città ritenuta prospera e attraente possa
attribuirsene il merito?
postato da Il Grillo parlante
La
discussione
La discussione
aperta da Maria (brava) è troppo”stuzzichevole” “volutamente provocatoria”
per non lasciarsi prendere dall’enfasi di una risposta.
Soprattutto per chi ha Montecalvo nel “cuore”.
postato da
Francesco
Mario,
Stiamo palando di un piccolo paese dove
attribuirsene i meriti è molto piu facile rispetto ad una citta', in paese
sei qualcuno, in citta sei chiunque..... è normale nella città tutto è
molto piu difficile....ma niente impossibile, la voglia di fare sta
comunque dentro di noi.
postato da
Maria
Riscattarsi dal passato
Cara Maria, scusa per il pasticcio fatto entrando nel Forum. Per farmi
perdonare voglio regalare a te e agli altri amici lo schema che ci
"vendeva" un prof di storia all'università per avvalorare la sua materia.
Il presente storico è un piano geometrico in cui ogni punto è costruito da
rette e semirette verticali iniziatesi nel passato remoto o recentissimo
(dalla preistoria o poche ore fa). Molte di queste linee coincidono con il
punto spaziale e temporale in cui ci troviamo noi. Solo a partire da quel
punto possiamo (assomendocene la responsabilità) fare qualcosa. Magari
associandoci a altri piccoli punti intorno a noi.
postato da
Mario S.
RISCATTARSI
Cara Maria, carissimi amici di forum, con molto orgoglio Montecalvese mi
annovero tra quelli i che sono stati " COSTRETTI" a lasciare i propri
affetti e prendere strade che hanno poi portato molto lontano. Negativo
per moltissimi aspetti, positivo per tantissimi altri aspetti. L'argomento
che è stato aperto da Maria, veramente meritevole di attenzione e
riflessione, deve essere portato avanti, secondo me, senza ipocrisia, con
onestà assoluta, e quando si fanno delle affermazioni bisogna firmarsi con
le proprie generalità e non con psudonimi.
Effettivamente Montecalvo ancora oggi, vive nello stato di sudditanza
medioevale, e certamente da questo bisogna riscattarsi.
Quindi la domanda è veramente centrata dall'amica Maria.
Fin quando avremo la politica, e i politici ( non escludo nessun colore),
come quelli che ci sono stati, e che ci sono, Montecalvo non sarà mai in
grado di evolversi se non quel tanto che per inerzia naturale avverrà.
Affrontare questo argomento è innanzitutto chiedersi, chiunque di noi, "
COSA HO FATTO PER MONTECALVO ? " vedere solo i propri errori, che si
conoscono molto bene; anche se a Montecalvo si vedono solo quelli degli
altri. Sbandierare i propri meriti non serve neache a se stessi, i fatti
parlano da soli, basta saperli guardare.
Pertanto cari amici su quest'argomento interessantissimo ci si può
conforntare solo se c'è correttezza e onestà. Dialogare utilizzando il
proprio e non l'altrui " cervello ".
postato da
MICHELE CRISTINO
E' in grado.....
Sono perfettamente d'accordo con Michele Cristino, a cui vanno i miei più
calorosi saluti, quando afferma che prima di criticare gli altri è meglio
che ognuno critichi il proprio operato. Penso che solo così si possa
trovare il rimedio giusto per poter uscire da quella situazione in cui
versa oggi il nostro paese dove tutti sono bravi a criticare gli altri ma
nessuno è in grado di assumersi le proprie responsabilità. L'attuale
situazione politica del nostro paese? meglio stendere un pietoso velo; ma
penso sia opportuno cambiare l'approccio alla politica nel senso che essa
deve fungere da mezzo per la risoluzione delle problematiche collettive e
non per quelle personali che invece stanno caratterizzando gli ultimi
decenni.
In tutto in questo processo ritengo che l'aspetto fondamentale deve
ricoprire, in primis, la scuola nel senso di riuscire a formare le
coscienze delle nuove generazioni in maniera del tutto diverso e non solo
pensare al semplice nozionismo, di per se molto utile ma insufficiente in
questo processo fondamentale.
Le istituzioni cittadine, poi, dovrebbero essere in grado di creare
stimoli nelle nuove generazioni ad osare di più nelle iniziative private,
altrimenti, toccherà anche a loro dover abbandonare i propri affetti per
realizzarsi nella vita.
Vorrei in merito un vostro parere.
Grazie.
postato da
Michele Aucelli
Riscattarsi dal passato
Caro Franco,
come montecalvese un po' sdradicato e poco sicuro allorché entro nel
Forum, mi scuso se dico che , fatti i doverosi complimenti a Maria per
aver provocato questa bella ed interessante frana di pareri, mi pare sia
ora di "strutturare" meglio la discussione. Sommessamente suggirirei di
trovare dei precisi problemi sui quali esercitare le nostre capacità
retoriche: non so, Che cosa ne facciamo del Trappeto? Il tempo libero a
Mtc tutto al bar? Ci serve una biblioteca o un Internet-Café? Bisogna
prepaparsi ad emigrare ancora?
postato da
Mario S.
RISCATTARSI DAL PASSATO
Animo Alfonso questo modo di abbattersi non porta lontano^^^^^
Cari amici Montecalvesi, ho aspettato un pò di giorni a riprendere il
dialogo, ho voluto verificare eventuali vs. osservazioni. Solo qualcuno si
è dichiarato concorde a indicare le proprie generalità per dare valenza
alle affermazioni che si andranno ad esternare. Ho visto che c'è poco
interesse a voler fattivamente creare un confronto e poter dialogare per
creare qualcosa di positivo. Non che mi facessi illusioni in merito, ma il
disinteresse di molti mi carica ancora di più, in qualsiasi iniziativa
all'inizio si è sempre in pochi, si crescerà di numero se sapremo
interessare (PROVOCARE) al dialogo chi sfoglierà il forum. Avere l'
occasione dove ognuno possa esprimere la propria opinione, non è cosa di
tutti i giorni, con forum c'è. Portare avanti questo argomento dicendo con
tutta onestà quello che si pensa, che è il risultato del proprio e
l'altrui comportamento, non sarà di gradimento a parecchi Montecalvesi.
Questa vuole essere una sfida:- all'ipocrisia;- al voler camuffare le
proprie azioni con l'alibi di fare del bene al paese; - a chi mente per il
proprio tornaconto; .......... Se accettate di portare avanti questo
confronto, bene, altrimenti suggerite altre soluzioni che comunque devono
portare a cose concrete. Se poi dobbiamo solo dialogare su argomenti alla
.....MONTECALVESE......
Aspetto vs. osservazioni.
postato da
MICHELE CRISTINO
Riscattarsi dal passato
Caro Michele,
bravo. Io ce l'avrei un argomento (anche una curiosità e giustificabile in
chi non vive più in paese) : quel vecchio, antico solco che esisteva fra
contadini e chi non lo era esiste ancora come divisione tra i discendenti
di quelle vere e proprie classi (o "razze", per alcuni) che tanto male
faceva alla comunità?
Una bella provocazione, la mia, mi rendo conto, ma vorrei essere
riassicurato. Certo che la nostra incapacità a collaborare fattivamente
una qualche causa d'origine deve pure averla, no?
postato da
Mario Sorrentino
Grazie di cuore
Caro Michele,
non è che io mi perda facilmente d'animo, ma continuare a cercare o a la
ragione d'essere di qusrto forum dopo 39 interventi mi sembra voler
continuare a naconderci dietro ad in dito.Non c'è alcun dubbio che il
ruolo di internet è di carattere planetario e che in questa immensa rete
alcuni sognatori hanno voluto a tutti i costi ritagliare un quadrettino
per il nostro paesino cosi insignificante agli occhi altrui.Come , osserva
giustamente Mario, se alcune diffidenze ancora non cadono, qualche ragione
a noi oscura ci deve pur essere.Io che credo molto in questa iniziativa mi
stò autoconvincendo che vivo in una isola felice:Montecalvo.Un paese dove
non esiste,ingiustizia sociale,laborioso,con una vita sociale degna delle
zone più progredite,non ci sono torbidi disegni politici dettati da
avidità personali,i bambini crescono in un ambiente sano e pulito,non si
conosce la droga,insomma Mpntecalvo è il bengodi d'Italia, dove solo le
persone incapaci di vedere tutto questo si sono allontanate alla ricerca
di una vita più drammatica e dispersiva per propria ed esclusiva scelta
personale.Ridare un senso comune alla nostra collettività è di estrema
difficoltà.Sono d'accordo con tè che non bisogna parlare,sul forum di cose
prettamente Montecalvesi,ma i pensionati e gli operai e i
giovani,destinatari,della legge finanziaria e della riforma delle
pensioni, ci sono o non ci sono anche qui?.Potremmo continuare a lungo, ma
mi fermo quì ,Montecalvo è un muro di gomma dove tutto rimbalza.
postato da
Alfonso
cari amici
Cari amici,
da tempo vi stò seguendo con molto interesse e non nascondo che faccio
parte di quella schiera di persone che vi legge. Intervengo adesso perché
solo ora, vedo che siete pronti ad aprirvi anche ad argomenti che
coinvolgono non solo il vostro paese ma di interesse generale. Certo, che
noi poco possiamo nell’affrontare argomenti come la “finanziaria” o la
delega delle “pensioni”, ma cercare il confronto ed, oserei dire anche il
conforto, su questi temi che enormemente sconvolgono la vita di milioni di
Italiani,mi sembra quanto meno doveroso, anche perché internet offre, in
qualche modo, l’opportunità di divulgare le idee. Forse, e rispondo a
Michele, in questo momento il disagio collettivo nazionale crea minore
interesse rispetto a problematiche locali, ma la capacità dei partecipanti
al forum, a mio modesto avviso,dovrebbe essere quella di sapere
sintetizzare le grandi problematiche non distogliendo lo sguardo dalle
piccole realtà.
postato da
Antonio Cavallaro
Alfonso, non sono d’accordo con te quando dici
che solo le persone incapaci di vedere certe cose si sono allontanate da
Montecalvo, molte famiglie sono andate via per questioni economici ma con
grande sofferenza, quando hai una famiglia da mantenere è tutto piu
difficile. Fortunatamente succede molto di meno oggi.....anche se le
possibilità di realizzarsi sono comunque limitati a Montecalvo, in
ognicaso molti preferiscono rimanere al proprio paese e accontentarsi di
un lavoro qualsiasi.… in compenso godono la vita di una isola felice, come
dici tu.
Ciao
postato da
Maria
Sarà in grado.....
Dopo un apiccola pausa di riflessione eccomi di nuovo qui.
Avevo postato un quesito al quale però non ci sono state risposte e questo
mi rammarica un pò.
Sono d'accordo con Michele Cristino nella sua analisi. Agiungerei una cosa
ancora più importante: se facciamo la conta di chi partecipa al forum è
lampante l'assenza, fatte le dovute eccezioni, di chi vive a Montecalvo.
Allora mi chiedo: sono solo coloro che sono lontano che avvertono che ora
di darsi da fare per il nostro Paese?
In questa analisi che noi tutti dobbiamo fare su come abbiamo fatto e cosa
non abbiamo fatto per Montecalvo sarebbe opportuno tenere fuori le proprie
idee politiche che secondo me possono portarci fuori strada nella
discussione.
Rispetto a cosa non ho fatto e avrei voluto fare: ritengo che a Montecalvo,
in certo periodo, si poteva gestire meglio uan voglia di fare qualcosa di
diverso dal semplice svago. Si era creata una certa voglia voler ricercare
anche degli aspetti culturali che ahimè non si sono voluti e potuti
portare avanti per quella sorta di invidia che regna in noi Montecalvesi.
Quelli vogliono fare perchè ci vogliono guadagnare: ma se anche fosse così
perchè non apprezzare chi ha voglia di fare di rischiare in proprio.
Spero che questa volta il messaggio che ho lanciato sia accolto in maniera
più coinvolgente.
Aspetto con fiducia vostre repliche.
postato da
Michele Aucelli
RISCATTARSI
Cari amici, vedo con piacere che il forum sta sortendo gli effetti
desiderati dai promotori. Caro Mario, Alfonso e tutti i navigatori
Montecalvesi e non, quante volte il muro di gomma ci ha fatto comodo? Se
non abbiamo l'onestà di ammetterlo è inutile qualsiasi tenativo di
progredire. Si migliora solo se vengono individuati i propri errori e non
si persevera in essi per ipocrita disonestà e initeresse egoistico. Caro
Mario l'argomernto da te trattato è ancora attualissimo tra quelli di
"DENTRO" e quelli di " FUORI" per bollare chi vive in campagna. Moltissimi
Montecalvesi ancora oggi, non accettano che quelli di "FUORI"
caparbiamente solo con le proprie forze si sono realizzati, purtroppo
lontano dai propri affetti in abienti il piu' delle volte ostili. Ho
constatato personalmente quanto stupore associato ad un sentimento di
stupida invidia ha suscitato la visita di diversi di "DENTRO" quando sono
passati a salutarmi. Mario questa gente non molla, non vuole perdere lo
status ereditato, per fortuna le generazioni che crescono adesso stanno
superando queste arcaiche differenze.
Se Montecalvo è così non ci sono ragioni oscure, non andiamo a perderci
nei meandri del difficile, è qui evidente, nulla deve cambiare per non
perdere quello di cui ci si è appropriati, per eredità, per politica, o
semplicemente per compromessi di sorta.
Bando all'ipocrisia, non ditemi che queste cose non ci sono state e non ci
sono nel costume Mmontecalvese. Bata solo onestamente ammetterle. Evito
con molto l'impegno di non far polemica, ma se leggo che chi ha lasciato
Montecalvo lo ha fatto perchè incapace di vedere la sobrietà dell'isola
felice, caro Alfonso, mi auguro vivamente che questa sia una provocazione
affinchè il forum porti una moltitudine di gente a confrontarsi; Se invece
ne sei convinto, mi dispiace, ancora una volta ho la conferma che le cose
devono rimanere così come sono.....
Comunque il fatto di parlarne di per se è positivo, ci conosciamo da
tantissimo tempo e mi rendo conto che stupidamente questi argomenti non li
abbiamo mai trattati, anche per colpa mia in quanto a torto, prevenuto nei
confronti della politica e di chi la fa.
Saluto tutti Michele Cristino
postato da
MICHELE CRISTINO
caro Michele
Caro Michele,
avendo notato con stupore come il mio intervento, ironico e volutamente
provocatorio ha sortito l’effetto contrario da quello desiderato, voglio
puntualizzare quanto segue. Conoscendo sia tè e Mario, ho voluto
esprimermi in quei termini per far capire anche agli altri, e qui sono
d’accordo con te, che è ora di finirla con l’ipocrisia imperante nella
nostra realtà. In questo senso Montecalvo è un muro di gomma che ti
ributta addosso tutto quello che pensi e che fai. Tu lo sai benissimo che
la famiglia a cui appartengo, non ha mai fatto differenza tra “ quelli di
fuori e quelli di dentro”, e anche io sono sulla stessa lunghezza d’onda.
Io non faccio politica come tu la intendi io cerco solo di aggregare , ove
possibile, persone che hanno una comune visione delle cose in senso
propositivo e non deleterio. Se,ti ricordi bene, io mai mi sono
assoggettato o salito sul carro dei vincitori di turno, ho sempre seguito
il mio spirito critico alla ricerca di cose positive, ed ho pagato anche
per questo. Ritornando alla provocazione iniziale delle due
considerazioni, una sola ha ragione di essere. O Montecalvo è un paese
sobrio e quindi hanno torto chi lo ha lasciato, oppure è un paese dove non
c’è nessuno spazio di crescita per idee innovatrici e progressiste.
Ricondurre tutto alla lotta tra quelli di dentro e di fuori mi sembra
riduttivo, anche perché sia tra gli uni che gli altri non vedo emergere
personalità talmente forti da poter incidere positivamente sulla nostra
comunità. Piuttosto vedo una guerra , tra poveri uomini, inutile come
tutte le guerre,per ambizioni personali, che bada bene, non basate su un
progetto forte ma solo desiderosi di sedersi sulle poltrone non avendone
mai avute. Se le cose devono rimanere cosi come sono dipende solo da noi,
nel senso che dobbiamo cercare di dare tutti insieme un contributo
proporzionale alle nostre capacità, per dare una svolta netta a questo
status di cose. Fare questo discorso in paese è difficile, c’è molta
diffidenza, e le risposte sono sempre quelle: cos’è che non ti stà bene o
cos’è che vuoi?Chi sii tù?
E per questo che sono fermamente convinto che il forum ed internet in
generale ci offre la possibilità di BY-passare questa enpasse.
postato da
Alfonso
risposta
Caro Michele Aucelli,
ti inizio a rispondere che il forum non è solo montecalvese e se i nostri
compaesani non credono opportuno intervenire nulla questio. Poi vorrei
dirti che la dobbiamo smettere di sezionare le idee dividendole in
politiche e non. Il pensiero non ha colore e non ha appartenenza.
Continuare ad aver paura di esprimere le proprie idee e a pensare che esse
possano essere strumentalizzate è un virtuosismo che appartiene agli
sciocchi e nemmeno possiamo assolvere coloro che investendo in prima
persona vogliono guadagnare sulla pelle degli altri. Il liberismo sfrenato
và riveduto e corretto. Mi spiego meglio : mai potrei acquisire
appezzamenti di terreno per crearci una grossa azienda agricola,
speculando sulla situazione di quelli costretti a vendere a tutti i costi.
E’ in partenza che si crea l’errore. Oppure un altro esempio. Può lo
sfruttamento di un prodotto agricolo locale essere ad appannaggio di una
sola azienda e non appartenere all’intera collettivà agricola? Questa non
è una domanda politica è una legittima constatazione di chi vede le cose
in maniera appena un po’ diversa, ma non in senso politico nel senso di
una giusta ripartizione tra tutti coloro che partecipano alla
realizzazione di un progetto.
Credo, e rispondo alla tua prima domanda, che la risposta sia implicita
nella domanda stessa e cioè, quelli che sono fuori,vivendo in un contesto
nuovo e quantomeno normale, hanno avuto la possibilità di riflettere
su quello che poteva essere e non è mai diventato Montecalvo.
Spero di averti soddisfatto
postato da
Alfonso
Precisazione
Caro Alfonso,
ho letto la tua risposta e mi rendo conto di non essermi espresso in
maniera chiara (la precisione vale per tutti).
Quello che intendevo sottolineare che se non c'è una volontà anche da chi
vive la realtà di oggi di Montecalvo penso sia difficile poter creare una
svolta positiva per la nostra comunità. Io che vivo lontano posso solo
analizzare gli errori commessi in passato, confrontare quello che si è
fatto o che si sta facendo a montecalvo con quello che dove vivo si sta
cercando di fare.
Rigurado al liberismo; anche qui tengo a precisare che nessuno voleva
arrichirsi sulle spalle degli altri, ma che non siamo riusciti all'epoca a
creare intorno alla nostra idea un movimento positivo perchè la critica
che ci è stata mossa è stata quella di volerci arrichhire alle spalle di
altri. Il nostro obiettivo era, invece, il contrario riuscire a creare una
situazione a vantaggio della collettività, ma tutto è naufragato come il
resto delle iniziative del nostro Paese.
In merito alla questione politica: se è vero che quello di cui discutiamo
attiene alla politica per riguarda la vita della nostra comunità, mi
riferivo a quelle cherelle politiche che altri in questo forum hanno
definito "teatrino della politica". Voglio dire che non c'è nulla di male
a sottolinere quella che è la propria idea politica, ma questa non deve
essere un'elemento di divisione e di bieghe polemiche che non portano a
nulla, si veda a tal proposito cosa è successo e cosa accade oggi .
Hai uqualche esempio dove i nostri politicanti sono intervenuti a
vantaggio della collettività? Io a memeoria non ne ricordo.
Spero che adesso il mio pensiero sia più chiaro.
Aspetto un tua risposta
postato da
Michele Aucelli
Alfonso,
Cioa, sono Franco da Londra.
Questo discorso che stai facendo su quelli che lasciano Montecalvo mi ha
spinto a risponderti. Certo che si sta bene a Montecalvo se hai un posto
di lavoro che ti garantisce uno stipendio per vivere, se hai una casa e se
se non conosci altro.
Molte persone che hanno lasciato il Paese sono sate costrette per motivi
economici a spostarsi e quando si sono sistemati in luoghi lontani e un po
difficile a spostarsi e abituarsi alla calma vita di Montecalvo.
Tu sai che a me piace venire a passare le mie vacanze al Paese ma
purtroppo si deve sempre ritornare alla base dove si lavora. Chisa uno di
questi giorni, se mi trovo un tetto sulla testa, mi potro trattenere un po
di piu e anche venire piu spesso.
Auguri per Natale a tutti.
Ciao
postato da
Franco
Un po' di ordine...
Ho aspettato, con dovuto riserbo, che si susseguissero gli interventi in
merito alla "questione montecalvese", ma vedo con rammarico che si parla
con molta facilità di un problema che non è molto conosciuto....
Mi spiego meglio: la vita di questo amato/odiato Paese è davvero
conosciuta da tutti gli illustri interlocutori ? basta trascorrere poche
settimane durante l'anno per capirne l'essenza, i problemi (quelli veri )
e le esigenze reali dei cittadini ? chi conosce davvero quali sono i
sogni, le aspettative, le necessità di chi vive a Montecalvo ?
Non bisogna dimenticare che non è corretto fare paragoni tra la vita di
paese e la città, tra quello che rappresenta la vita che ciascuno ha
costruito fuori il tetto natio e quella che si cerca di avviare, tra tante
difficoltà, nel proprio paese.....
Capisco che per molti montecalvesi il mondo finisce a "S.Vito", e
purtroppo sono quelli che hanno grandi responsabilità politiche e sociali,
ma c'è. anche se è latente, la voglia di riscatto, di miglioramento delle
proprie condizioni in gran parte della gente, cosciente delle potenzialità
che il paese stesso puo' esprimere.
L'unico limite, secondo me, è rappresentato dal troppo personalismo che si
dà ad ogni iniziativa che si vuol mettere in cantiere e il ritorno
immediato atteso dall'impegno profuso.
Non pensate, Voi che vivete "fuori", che a Montecalvo ci si accontenta,
che ci si piange addosso....il paese è cosi' perche' non puo' essere
diverso, non deve assomigliare necessariamente alla frenetica vita di
città, piena di insidie, di freddezza, di menefreghismo tanto come di
consumismo sfrenato, di orari precisi,di schematizzazione del tempo di cui
si diventa inevitabilmente schiavi.....è vero che è facile trovare
opportunità di lavoro, che la dimensione globale puo' far sentire le
persone piu' partecipi della vita planetaria, ma a che prezzo si ottiene
questo tipo di "tranquilliità" ?... chi si lamenta in paese non ha alibi,
non ha scuse, le opportunità ci sono, vanno colte e concretizzate senza
doversi arrendere alle difficoltà, talvolta rappresentate dall'invidia e
dalla gelosia dei piu' ridicoli conterranei....
Sono del parere che chi e' andato via, e chi se ne andrà, lo ha fatto e lo
farà non perchè non c'era scelta, ma perchè e' piu' facile essere uno dei
tanti altrove che uno dei pochi in loco.....
postato da
Ludovico
E' ora di fare qualcosa !
Caro Ludovico,
Noi di “fuori”, come ci definisci tu, non vogliamo che Montecalvo
assomiglia la frenetica vita di citta’……..perche ti è venuto in mente una
cosa del genere ??? a parte il fatto che non potra' mai essere cosi perche
Montecalvo è un picollo paese punto e basta !
Se fosse caotico, freddo, ostile, che gusto c’è di passare il tempo libero
li ?
Io personalmente vorrei vedere un paese piu prosperoso nel futuro ma
questo non vuol dire necessariamente piu frenetico…..
Vorrei vedere che si promuova di piu l’Irpinia per la sua natura, la
bellezza, la genuinità’, i prodotti alimentari che si trovano li, il vino,
l’olio, la farina di grano duro, il pane, la cucina tipica non sono da
sotto valutare sono tutte cose di qualita’, ma non si riesce a
promuoverli, si parla tanto della toscana, umbria, veneto, sicilia ecc ……
mentre i nostri prodotti non sono molto conosciuti in italia neanche in
europa... perche ? cosa hanno quest’ altre regioni che noi non abbiamo ?
se vai in francia, in inghilterra, germania trovi i vini piu pietosi della
toscana...... e come se li comprano !!!
E’ ora di fare qualcosa non credi ?
Ciao,
postato da
Maria
BUONGIORNO A TUTTI
DOPO AVER ASCOLTATO I NUMEROSI ED INTERESSANTI INTERVENTI,
MA SOPRATTUTTO DOPO AVER LETTO LE CONSIDERAZIONI DI LUDOVICO, NON HO RETTO
AL DESIDERIO DI INTERVENIRE.
RITENGO, INNANZITUTTO, CHE SIA OPPORTUNO PER UNA COMUNITA' "LOCALE" COME
LA NOSTRA, TRATTARE TEMI PICCOLI MA DI STRAORDINARIA RILEVANZA PIUTTOSTO
CHE SOFFERMARSI A DIBATTERE SU PENSIONI E FINANZIARIE!
SONO VICINO AD ALFONSO QUANDO CON VIVACE SPIRITO POLEMICO UTILIZZA LE
GIUSTE METAFORE PER DESCRIVERE LE ANIMOSITA' MONTECALVESI!
NON SONO INVECE VICINO A CHI, COME L'AMICO LUDOVICO, SI RIVOLGE A "VOI CHE
VIVETE FUORI" PER OFFRIRE SUPERFICIALI RAPPRESENTAZIONI DELLA REALTA'!!!
IL PAESE E' COSI' PERCHE' NON PUO' ESSERE DIVERSO CI DICE LUDOVICO, E
CONTINUA DICENDO CHE NON NECESSARIAMENTE DEVE SOMIGLIARE ALLA FRENETICA
VITA DI CITTA', PIENA DI INSIDIE, DI FREDDEZZA E DI MENEFREGHISMO!!!
IL PAESE E' COSI E NON PUO' ESSERE DIVERSO?
E PERCHE' CARO LUDOVICO? SENTIRE QUESTO DA UNO COME TEMI METTE UN PO' DI
TRISTEZZA.
MENEFREGHISMO, FREDDEZZA ED INSIDIE, SI CARO LUDO MA ANCHE TANTE
OPPORTUNITA' DI INCONTRO, DI RIFLESSIONE, DI SVAGO, DI LAVORO.........
"CHI SI LAMENTA IN PAESE NON HA SCUSE LE OPPORTUNITA' CI SONO!"
CARO LUDOVICO LE OPPORTUNITA' NON CI SONO MA CI SAREBBERO, ED E' COSA
DIVERSA, SE QULCUNO SI OCCUPASSE DI PIU' E MEGLIO DI PROMUOVERE ED AIUTARE
LE INIZIATIVE PRIVATE.
"CHI E' ANDATO VIA E CHI SE NE ANDRA', LO HA FATTO E LO FARA' NON PERCHE'
NON C'ERA SCELTA, MA PERCHE' E' PIU' FACILE ESSERE UNO DEI TANTI ALTROVE
CHE UNO DEI POCHI IN LOCO"
CON QUESTA ALTRA AFFERMAZIONE CARO LUDOVICO CONTINUI A STUPIRMI!
IO CONOSCO PERSONALMENTE DECINE DI PERSONE CHE SONO ANDATE VIA DA
MONTECALVO PER LAVORARE E NON PER TROVARE REALTA' IN CUI LA VITA NOTTURNA
FOSSE PIU' VIVACE!!!!
UN CARO SALUTO
postato da
Diego
Risposta
Caro Ludovico,
ritengo, in accordo con te, che forse le aspettative dei nostri
concittadini siano mutate rispetto a 6 anni fa quando lasciai Montecalvo
ma non credo che molto sia stato fatto per creare quelle condizioni
necessarie affinchè tutti possano riscattarsi.
Purtroppo credo il personalismo sia insito geneticamente nella mentalità
di una parte dei montecalvesi e difficilmente questa potrà essere
eliminata se non si agisce sull'approccio mentali delle nuove generazioni,
non credi?
Nelle mie vacanze trascorse a Montecalvo ho apprezzato molto il tentativo
Tuo e di amici comuni di voler attraverso la Pro-Loco. Ma anche attraverso
questa esperienza quanti problemi avete incontrato? quante persone siete
riuscite ad attrarre? Caro Ludovico non dimentichiamo il motto di molti
Montecalvesi armiamoci e andate e poi tutti a cavalcare la tigra dei
vincitori.
Sono d'accordo con te che montecalvo non deve copiare la frenesia tipica
delle città, ne essere caratterizzato da un liberismo sfrenato, anzi tutt'altro
ma deve sicuramente modificare l'approccio che attualmente ha rispetto a
tutta una serie aspetti della vita economico e sociale.
Cosa ne pensi?
postato da
Michele Aucelli
Diagnosi
In attesa degli interventi degli altri autorevoli ospiti del forum in
merito alla "questione montecalvese", in particolare Sorrentino e
Cristino, mi pregio di considerare gli interventi di risposta immediata
come la conferma che il problema in oggetto è davvero poco
conosciuto...(rassicuro Maria che non mi offendo nè mi sento attaccato per
i precedenti interventi....)
Mi rispiego meglio: non è corretto, ne' tantomeno opportuno, sottolineare
situazioni che in un qualsiasi paesino della penisola rappresentano la
"normalità", la caratterizzazione della realtà di una qualsiasi
collettività che fa i conti giornalmente con i problemi, con le avversità,
ma gode allo stesso tempo di cio' che altrove (leggi città, paesi ritenuti
"avanzati e progrediti"...) non rappresenta che una chimera, una mera
illusione.
Non si spiegherebbe altrimenti come mai il nostro paese,cosi' bistrattato
e malgiudicato, sia meta indiscussa dei Vostri soggiorni estivi (e non è
certo come Rimini...), delle Vostre vacanze invernali (e non è certo
Cortina...), dei Vostri pensieri continui che vorrebbero vederlo
diverso....
diverso è un aggettivo pericoloso, perchè vedo che Vi sforzate di
formulare una terapia intensiva per un "malato" al quale, e credetemi
almeno perchè ci vivo e perchè voglio contribuire a guarirlo dal di
dentro, volete che si tagli la gamba quando soffre invece di un forte mal
di testa....
E' facile dal di fuori lanciare proclami, fare diagnosi, esternare
possibili soluzioni ma, ed è altrettanto facile, si incorre spesso e
volentieri nell'errore tipico di chi si ritiene depositario di verità e di
soluzioni nel taschino,e viene ritenuto poco credibile proprio da chi
determinati suggerimenti (leggi concittadini) li dovrebbe ascoltare e
condividere.
Se questa è superficialità.....
A tal proposito, nel prossimo intervento Vi delucidero' sul disegno di
legge del Sen. Flammia, DS, per Ariano Provincia, che abbiamo discusso
nell'ultimo Consiglio Comunale, e su come Egli stesso ha definito il
nostro territorio, per cui a mio parere il disegno verrà giustamente
bocciato.
Vi saluto cordialmente e.....giudicate meno e apprezzate di piu'...
postato da
Ludovico
Cari amici
Cari amici,
con lo sviluppo della discussione, per altro molto positiva, siamo
ritornati ancora al quesito originario:
E’ in grado Montecalvo di riscattarsi dal passato?
Dalle risposte sin qui date, credo che Montecalvo dovrà continuare ad
essere penalizzata dai rancori e dai conflitti da esso causate nel tempo.
E’ pazzesco, a mio modo di vedere, che nel 2003, nel tentativo di
diagnosticare una terapia che possa far risollevare la collettività da
antichi squallori, si pensi ancora alle differenze tra quelli che vivono
in paese e quelli che vivono fuori. Una cosa però si evidenzia ed è questo
per mè importante, che sia gli uni che gli altri vorrebbero un paese
diverso. Come dovrà essere Montecalvo ancora non viene fuori dalla
discussione. Significativo il pensiero di Franco, che andato via dal paese
per le solite ragioni, vorrebbe avere l’opportunità di avere un tetto in
paese per poter trascorrere qualche giorno nel suo paese natio.
Aspirazione legittima e sacrosanta eppure tutto questo non è. Sono queste
le situazioni che noi di dentro creiamo a quelli di fuori?
Vedete il problema non è omologare il nostro paese a tante altre realtà ,
bensì far esplodere la vera indole dei montecalvesi che certamente non è
così autodistruttiva come noi saremmo portati a pensare. Voglio ribadire
meglio il concetto da mè espresso nei precedenti interventi. Lo capisco
fin troppo bene che chi è andato via lo ha fatto per motivi di forza
maggiore, e non hanno colpa, ma andavano via anche con la speranza di
tornare per aiutare il paese e questo aiuto quelli di dentro lo hanno
sempre rifiutato per paura di chissà cosa. Se volete fare una disamina di
questo ne potremmo continuare a parlare.
Provocazione finale: Avevamo due giovani valenti veterinari. Non
guadagnavamo e sono andati via. Oggi non abbiamo in paese un veterinario.
Due valide professionalità allontanati dal paese.
Uno dei due addirittura di corsa perché anni fa voleva organizzare una
clinica veterinaria. Era una idea pazzesca.
postato da
Alfonso
il problema non è affatto poco
conosciuto
Ludovico,
Secondo me il problema non è affatto poco conosciuto…….e non c'è bisogno
di fare tante altre diagnosi ....perche sappiamo bene come funzionano
certe cose al sud !
Infatti come dice Alfonso “Come dovrà essere Montecalvo ancora non viene
fuori dalla discussione” non abbiamo visto nessun intervento propositivo
fin ora (a parte Mario)……….. sarà perche Montecalvo sta bene cosi a certe
persone “autorevoli” e chissà perche !!??
Sono curiosa di vedere il tuo prossimo intervento sul disegno di legge del
Sen. Flammia….e su come ha definito il territorio.
Cordiali saluti
postato da
Maria
Può Mtc riscattarsi dal passato?
Caro Afonso e tutti voi,
visto che la giostra del Forum gira veloce, cerco di salirci anch'io di
nuovo.
Maria dice: che fare? e parla dei prodottio agricoli (io aggiungerei
"specializzati") Spesse volte quando sono venuto a Mtc ho "venduto"
gratuitamente (nei due sensi) consigli a Manfredi Caccese su come secondo
me si potrebbe salire sul treno dei vini DOC irpini e sanniti che ora
vanno per la maggiore dappertutto, soprattutto negli USA.
O si aspetta che le aziende irpine e sannite si espandano come territoro e
comincino a trattare anche le uve dei nostri vigneti (tenuti all'antica,
ma su erreni che dal punto di vista pedologico sono ottimi) o si fonda una
cooperativa. Ahi, Ahi!
Chi deve fare la cooperativa? L'iniziativa deve essere politica o si può
cominciare da un ristretto gruppo di produttori che studino intanto l'idea
e poi la propongano a "tutti" gli altri produttori? In una bella riunione
, in una delle tante salette ora inutilizzate quanto a dibattiti? Questo è
il vero dilemma.
Altrimenti? Altrimenti Mastroberardino, o chi altri, prima o poi verrà a
comprare le vostre uve a poco prezzo, perché gli mancano sempre più le
uve, e voi entrerete sì nella produzione di vini Doc ma come sottoposti.
Un po' com'era al tempo in cui si vendevano le ciliegie a Cirio o le
mandorle ad Alberti. Che cosa ne ricavano i piccoli produttori di Mtc?
Quasi niente.
Spero di non esser uscito fuori tema.
postato da
Mario S.
RISCATTARSI
Amici Montecalvesi
con provocazioni, intese o fraintese, la discussione si sta allargando.
Come vedi caro Alfonso nel numero e nelle argomentazioni stiamo vivendo un
momento di ulteriore aggregazione. Per la questione che ti meraviglia
tanto, non è affatto mia intenzione tornare alle primordiali differenze,
sarei in contraddizione, ho semplicemnete risposto ad una proposta di
discussione di Mario. I vecchi rancori come tu li chiami, per quanto mi
riguarda non ci sono mai stati, ne tantomeno ci saranno mai, si discute,
ci si confronta, ci si scontra, ma deve servire solo ad arricchire il
bagaglio culturale. Avere la presunzione di essere sicuri che quello che
si dice è giusto vuole dire che non si accetta il dialogo. Ludovico mette
in circolo le sue provocazioni, bene fa il confronto è stimolato.
Dobbiamo stare attenti a trasmettere esattamente le cose che vogliamo
dire. Quando si legge, capita spesso di leggere quello che si vuole, non
quello che c'è scritto.
Un saluto a ognuno do voi
postato da
Michele Cristino
Si comincia a fare sul serio....
Magnum gaudium......si dice quando nell'aria si eleva la fumata bianca di
un evento significativo...
In effetti gli interventi che aspettavo sono stati puntuali, esaustivi
nella loro sintesi e centrali nella loro analisi...
Mi fa piacere riscontrarlo con persone, e non sono molte per la verità,
che lontano da noi hanno costruito la loro realizzazione assicurando
quella dei loro figli, rinunciando agli affetti e alle amicizie ma non
alla preoccupazione di veder migliorare cio' che ha causato la loro
dipartita.
Ma condivido solo il pensiero espresso nella consapevolezza del bisogno
effettivo, legato al sincero e concreto sviluppo della nostra collettività
e non certo a quello che fa parte del "Libro dei sogni" che spesso viene
sfogliato, dove molti si divertono ad esporre iniziative (qualcuno ha
anche evidenziato la necessità di una funicolare tra la Stazione FF.SS. ed
il paese, o campi da golf e pista per elicotteri...) che non trovano
rispondenza o soluzioni apparentemente facili....
Ecco che quando il mio semplice ed onesto contributo per la collettività,
come quello di pochi altri, ahimè, espresso tanto nel sociale quanto nel
lavorativo, si confonde con le facili accuse e facili giudizi di
immobilismo, allora mi ergo a paladino difensore di un mondo che, anche se
imperfetto, ha solo bisogno di essere ritoccato nelle coscienze,
sforzandosi di non aspettare ma di produrre, di credere piu' in se stessi
senza attendere che altri facciano per noi, di mettere le persone nella
condizione di operare per sè e per gli altri lasciando da parte ipocrisie,
gelosie e falsità.
Su queste basi possono nascere e concretizzarsi idee lavorative, sociali,
mirate allo sviluppo nei settori che aspettano solo di partire:
agricoltura (cooperative, marchi D.O.P.,..)
turismo (centri di accoglienza turistica, pacchetti di soggiorno,
valorizzazione del centro storico...)
cultura (centro informatico per la ricerca storica, biblioteca...)
servizi (..il Rag.Comm. Cristino ne ha discusso spesso con me...)
e altri indotti che assicurerebbero posti di lavoro...
..senza dimenticare che la componente fondamentale rimane sempre..la
VOLONTA'.
Soddisfo, in ultimo, la curiosità di Maria, riguardo il Disegno di Legge
per Ariano provincia:
Il Sen. Flammia, nell'evidenziare la necessità di istituire la provincia
di Ariano Irpino, sottolineava come il vasto territorio dell'Ufita,
nonostante qualche indotto industriale, risultava degradato, in stato di
semi abbandono, addirittura depresso....per risolvere i problemi di flusso
migratorio che ancora esistono il Sen. riteneva che lo smembramento della
provincia di Avellino in due aree potesse rappresentare l'unica via di
uscita per le nostre zone, rappresentando Ariano il punto di riferimento
piu' vicino per i territori della Baronia e dell'Ufita....
Basta secondo Voi essere "depressi" per ottenere l'istituzione di una
Provincia? e poi, lo siamo davvero ?
Questo è quanto, riferiro' in seguito le considerazioni scaturite in
Consiglio Comunale.
Saluti
postato da
Ludovico
E' in grado.....
Finalmente si entra nel vivo della discussione.
Voglio sottolineare un tema che il caro Ludovico ha ben sottolineato nel
suo ultimo post.
Quello che da un pò di tempo vado dicendo che Montecalvo non ha bisogno di
progetti faraonici ed astrusi dalla realtà, ma semplicemente di
solleticare l'interesse delle coscienze di chi a Montecalvo aspetta che
gli altri facciano per poi criticare ( tra queste a volte mi ci sono
trovato anche io).
Concordo, inoltre, nelle tematiche su cui poter agire: turismo,
agricoltura e cultura.
Vorrei che tutto questo discutere possa portare alla fine a qualcosa di
positivo.
Molto interessante il progetto del Sen. Flammia, Ludo ti sarei grato se mi
potessi informare in merito.
postato da
Michele Aucelli
rammarico
“Magnum gaudium habemus pepem”
Sono molto amareggiato dall’inconsistenza delle ultime risposte alla causa
del nostro dibattito, proteso alla ricerca delle cause del mancato
sviluppo del nostro povero paese :Montecalvo. Ahimè quante persone in nome
e per rispetto della tua origine ti hanno e continuano a dileggiarti.
E a questo punto la frase di S.Pompilio M. Pirrotti: “ Dio guardi
Montecalvo”, mi sembra più che un augurio una esortazione a non
abbandonare una popolazione così debole ed esposta alle manipolazioni e
alla strumentalizzazione degli imbonitori di turno. Niente ha potuto la
storia, la filosofia, la patristica, siamo ancora alla ricerca di una
persona che ci codifichi la vita e ci organizzi l’esistenza. In attesa di
un regalo dal cielo che ci insegni a raccogliere i frutti della terra non
sapendoli da noi riconoscerli. Rimettere tutto il nostro destino nelle
mani di nuovi santi iconografici depositari del “verbum” vale l’antica
massima “ciuccio fa tu”. “Ci stà chi ci pensa” è riferito non a
Dio,padrone unico delle nostre vite, ma agli uomini che riferiranno,
faranno, diranno e………………..incasseranno. Non è questo il modo di
rapportarsi in confronto con individui capaci di pensare ed agire o
interagire tra loro nel rispetto delle proprie condizioni. Il verbo
ergersi a………………. nasconde una “vacatio mentis” registrata nei migliori
testi di medicina come “delirio fremens”. Noi del forum, credo, non
vogliamo cadere in questo tranello. Dare ed amplificare le voci di persone
, spesso silenti, è sinonimo di rispetto, dialettica, confronto e non di
ghettizzazione del pensiero non omologo.
Mi dispiace ma non me la sento di avvallare più le posizioni di elementi
disgreganti e non gli voglio nemmeno riconoscere la buona fede. Ognuno
deve saper e poter esprimere le proprie considerazioni rapportandosi con
esse nei luoghi deputati a ciò. Il nostro forum è un esercizio svolto tra
fantasia e realtà, impedire di esprimere le proprie fantasie significa
abortire alla vita.
Mi scuso con tutti
postato da
Alfonso
Riscattarsi dal passato
Cari Alfonso, Maria, Francesco e tutti gli altri,
secondo me la discussione sta andando bene. Un po' di turbolenza ci scappa
per forza.Tu Alfonso usi spesso la modalità espressiva dell'ironia, ma
spesso vieni preso alla lettera.
Ti converrebbe forse evitarla. Per amore di patria. Io penso che molti
nostri compaesani amino così tanto il nostro paese che nemmeno
concepiscono che si possa parlare di esso con ironia.
E non solo essi. Come prova, riporto qui di seguito delle parole d'amore
scritte da un giovane americano(Frank John di 30 anni) ai suoi parenti
residenti in Usa, dopo una visita di appena un giorno da noi (luglio del
2002, ospite dei Di Molfetta)
Le riporto in originale per farvi ripassare un po' d'inglese:
"Italy was beautiful and the food was delightful, but it paled to one day
we spent in Montecalvo... Montecalvo is all of us... it made me realize
who the richest people in the world are. They live well and they enjoy
life, and all of us Americans should learn from this beautiful lifestyle."
Eh, che ne dite?
Ma quella riunione per i vini Doc, la si farà?
postato da
Mario S.
Il mio pensiero
Troppe parole vane e di bell'effetto
(spesso senza un senso compiuto). Io penso che il vero problema di
Montecalvo sia costituito, per così dire, da un VUOTO
GENERAZIONALE, e vado a spiegarmi. I vecchi uomini politici che
Voi state così tanto criticando e bistrattando sono cresciuti
discutendo nelle sedi dei vecchi storici partiti, masticando pane
e POLITICA. Magari solo per ambizione e voglia di protagonismo, ma
si confrontavano ogni giorno con problematiche spesso di interesse
nazionale, con un sano antagonismo ed anche scontrandosi in
piazza, ma comunque con tanta voglia di impegnarsi per qualcosa
che valeva. Poi il vuoto. Le sedi dei PARTITI POLITICI sono state
sostituite dai tavolini dei bar, le discussioni sul campionato di
calcio hanno preso il posto degli scontri tra democratici
cristiani e comunisti. E' calato il disinteresse totale sulla COSA
PUBBLICA e si è aperta l'era del pressappochismo e del
pettegolezzo puro. Dove sono oggi le persone (ed io ne ricordo
tante in passato) capaci di parlare a braccio alla folla e di
commuoverla? Dove sono gli uomini disposti a sacrificare una parte
(anche considerevole) del proprio tempo libero, sottraendolo alla
famiglia ed agli affetti, per confrontarsi in piazza su IDEALI
VERI che non siano legati solo alla voglia di protagonismo?
Di chi la colpa di tutto questo? Probabilmente di nessuno. Solo
dei tempi e della generalissima perdita dei valori. Forse anche
della vecchia classe dirigente che non ha saputo guardare più in
là del proprio naso e non ha saputo coinvolgere tanti ragazzi
intelligenti che, invece, hanno disperso la loro genialità ed il
loro intuito.
Quale è oggi il possibile rimedio? A mio sommesso parere il
RECUPERO DELLA VOGLIA DI FARE POLITICA (nel senso etimologico del
termine) esattamente come la stiamo facendo noi oggi su questo
forum. Non è necessario passare attraverso le obsolete strutture
che oggi non hanno più senso, ma è INDISPENSABILE VEDERSI,
CONFRONTARSI, PROPORRE E DECIDERE. Niente si cambia con le belle
parole. Tutte le cose migliori passano per il SACRIFICIO. Anche
questo forum avrà un senso solo se sarà capace di approdare a
qualcosa di concreto: una proposta, una mozione, una iniziativa.
Se rimarrà fine a se stesso sarà solo l'ennesima, sterile
discussione destinata a non lasciare alcun segno se non nei nostri
cuori.
PS: Bravo Ludovico! Al di là del colore politico che può essere
più o meno condiviso, sei stato l'unico di Noi a fare qualcosa per
il paese, Gli hai dato un pò di te stesso.
postato da
Giuseppe Bellaroba.
voglia di impegnarsi c'è, ma il sacrificio
no!
Caro Giuseppe,
Prima di tutto vorrei farti i complimenti per la maniera eclatante
in cui hai espresso il tuo pensiero.
La voglia di impegnarsi in qualcosa di valido c’è ancora secondo
me, altrimenti la gente non si sposerebbe più, non farebbero più
figli ecc. ecc.…certo viviamo in un mondo più ricco oggi ed il
senso di sacrificio è sempre di meno rispetto ai tempi dei nostri
genitori e nonni……ma credo anche che ci scoraggiammo facilmente
proprio per mancanza di fiducia nella politica di oggi…..ne
abbiamo viste di tutti i colori ormai !
postato da
Maria
Come riscattarsi
Hi Maria,
I'm happy to find that you're easy with your English.
Should we propose that also our fellow countrymen use that
language in the Forum? Perhaps they would understand each other
better.
Anyway, I think that just one language might be enough if one
translated always one's thoughts in just few simple words.
Now I return to our tongue, intanto per non essere tacciato di
snobismo, ma anche per dire che la distinzione tra montecalvesi
partiti e montecalvesi restati avrebbe senso soltanto se anche
quelli di fuori potessero incidere fortemente sui destini del
paese e quindi essere considerati concorrenti pericolosi nelle
poche cose che abbiamo lì (le tradizioni, gli odori e i sapori, i
desideri inappagati che si ripetono generazione dopo generazione
negli sguardi dei giovani davanti al bar) e che mi pare vengano
sciupate.
Ma dar consigli è facile, come ho scritto privatamente a Cristino,
fare - e spetta a chi è restato - è molto più arduo.
Excuse me, Maria, if I din't remain on our surer ground - the
English language, but the town's matters must prevail, no?
Merry Christmas and Happy New Year to you & Family.
See you in the Forum
postato da
Mario S.
Mah !!
Mentre continua a nevicare ormai da questa mattina, guardando dal
balcone della mia stanza mi rilasso difronte al panorama che mi
circonda, dove a mala pena si riesce a scorgere un camion sulla
statale 90 bis, un treno che si fa' avanti nello splendido
scenario bianco sul quale ogni tanto un timido raggio di sole fa
capolino....
I leggeri rumori del bar sotto casa denunciano la presenza di chi,
a prescindere dalla neve, sosta spesso e volentieri nei locali,
potendo contare sulla paghetta ormai giornaliera dei genitori che
basta e avanza per soddisfare qualsiasi desiderio di gola...
Insieme a loro, i soliti e simpatici "vecchietti" che preferiscono
trascorrere il tempo giocando a carte anziche' davanti ad un
camino, atmosfera molto piu' familiare ma che viene rimandata a
quando avanzeranno le prime ombre della sera...
E immagino il viavai di macchine che si propone da Piazza Carmine
alla pineta, passando per il Piano senza disdegnare una puntatina
a S. Pietro, fermandosi a guardare (dalle auto, of course..) le
vetrine dei negozi, molto piu' numerosi degli altri anni, o i
ragazzi che nella Casa natale di S. Pompilio stanno realizzando un
bellissimo Presepe, oppure la nuova, si fa per dire, vita
frenetica della rinata "Ditta Salice", o ancora a guardare la
prosecuzione dei lavori del Comparto Pappano, ammirando il Corso
illuminato per Natale e con i nuovi pali della pubblica
illuminazione.....per poi magari fare una passeggiata sotto la
neve, nella parte storica del paese, entrando nella bella
Colleggiata soffermandosi davanti alla statua della Madonna
dell'Abbondanza....scambiare due chiacchiere con alcuni
concittadini,e non, che hanno avuto la stessa idea, incontrare il
solito gruppetto di persone che si dilettano nei loro chilometri e
chilometri quotidiani sulla Frasciniello o gli occasionali
passanti che non disdegnamo mai di salutare....
a tutto questo fa da cornice l'attività frenetica del fornaio, del
fruttivendolo, del ciabattino, dei vari supermercati cosi' come di
coloro i quali dentro gli uffici pubblici, le scuole o i propri
studi privati sono intenti a svolgere le loro
mansioni....d'inverno come d'estate..
Cari amici, Montecalvo non è poi cosi' tanto male...non Vi pare
?Siamo d'accordo che si Deve migliorare, bisogna che ci sia piu'
partecipazione attiva, non accontentarsi mai ma cercare di fare di
piu',ma credo che questo valga per tutte le realtà sociali in cui
ci troviamo; vorrei davvero che chi vive altrove possa contribuire
a fornire idee, progetti concreti, ma senza pensare che il proprio
compito sia finito lì, nella solitaria logica del dire.....
Vi saluto
postato da
Ludovico
P.S.
Nelle piccole realtà,valori come la stima,l'affetto ed il rispetto
sono sinceri, davvero...
nel caso di Giuseppe B. sono anche immutati.
DI CHI LA COLPA?.. I RIMEDI
Amici, sinceri, dopo i riscontri e le riflessioni passiamo al da
farsi.
Nell'intervento fatto da Giuseppe Bellaroba, che vive la
situazione di Montecalvo quotidianamente, analizza il momento che
stiamo vivendo chiedendosi di chi la colpa, forse di nessuno,
forse del tempo che viviamo....; quali i rimedi..... riprendere la
voglia di fare politica........; riflessioni profonde alle quali
vorrei proporre delle varianti. La colpa dell'attuale situazione è
del comportamento di tutti noi, l'errore nel propiro operato atto
a salvaguardare solo il proprio egoistico interesse. Il momento
che viviamo è tale con il nostro consenso, sono state delle scelte
che a torto o a ragione ci fanno vivere oggi nel modo in cui
viviamo. Quindi noi abbiamo vissuto e viviamo quello di cui ci
siamo circondati, scelto personalmnete o fatto scegliere a
qualcunaltro per noi, delegando. Il più delle volte delegando in
funzione di qualche aspettativa......
Quali i rimedi. Secondo me bisogna iniziare con la ricerca del
dialogo singolarmente, uno per uno. Diversi anni fa avevo
esternato l'idea a Gianbosco ed anche a Ludovico, ed è quella che
ripropongo oggi con molta più determinazione di fissare
innanzitutto una sede, la pro loco credo possa mettarla a
disposizione, un giorno o più giorni della settimana fissare un
orario ed affrontare gli argomenti che si deciderà di discutere.
Cosa ne può nascere?..., non si sa, certo è che si inizia un
percorso diverso e si da agli altri , la possibilità che ho io in
questo preciso momento, di poter dialogare con molti di voi,
grazie ai promotori del forum.
Una sede dedicata a ciò fa si che sia il punto di riferimento per
tutti, quando rientriamo nel nostro amato paese, sappiamo che c'è,
che possiamo incontrare personalmente i navigatori del Web.
Inizialmente entrerà gente per curiosità, per snobbarci,per fare
apprezzamenti fuori luogo, ma inizierà una consapevolezza che
qualcosa di diverso sta nascendo.
Quindi mettiamo in atto una cosa per volta e sicuramente daremo
una possibilità diversa a quelli che vede Ludovico,e non solo lui,
davanti al bar o a passeggiare.
postato da
Michele Cristino
IL PRESEPE
Caro Ludo, sono certo che il tuo dipinto di Montecalvo avrà
contribuito a rinvigorire in chi è lontano la nostalgia per il
paese.
Il calzolaio, il fruttivendolo, il bue e l'asinello in uno alla
Collegiata (non è il titolo di un film di Lino Banfi?!) ci calano
nell'atmosfera Natalizia e ci dimostrano quanto lo scarrafone sia
bello a mamma sua. Hai ragione: Montecalvo non è affatto da
buttare e se ne accorge solo chi lo osserva in maniera pacata,
serena ed obiettiva (perchè fondamentalmente sta bene con se
stesso e si sente in armonia con il suo ambiente).Rimane il fatto
che le prospettive future, l'amministrazione della cosa pubblica,
il tentativo di svegliare le coscienze e di frenare l'emorragia di
menti non può passare nè attraverso i buoni vecchietti che
stazionano sotto casa tua nè attraverso i giovanotti che si
accontentano della paghetta dei genitori. Lo sai bene tu che hai
deciso di metterti in discussione nell'interesse del paese. Lo
sappiamo anche noi che, oggi come ieri, scopriamo di non essere
soli e di non esserlo mai stati.
A Michele dico: la strada delle riunioni e delle sedi non è nuova
ed è ricca di pericoli. Prima di arrivarci serve un progetto
concreto intorno al quale lavorare e l'esperienza sufficiente per
realizzarlo. Diversamente si va solo allo sbaraglio o, nella
migliore delle ipotesi, si crea un piacevole conciliabolo ma nulla
di più. Cerchiamo di far fruttare le esperienze passate e di non
renderle vane.
Nel frattempo godiamoci il nostro PRESEPE.
Auguri a tutti.
postato da
Giuseppe Bellaroba.
E' in grado...
Caro LUDOVICO (ti saluto con molto affetto) il quadro che hai
descritto di Montecalvo ha fatto nascere in me due sentimenti
contrastanti. Il primo la NOSTALGIA o meglio i ricordi di quanto
tutti insieme passavamo a chiacchierare giornate intere sotto
quelle sporadiche nevicate di tutto o niente. Stando così lontano
mi manacano non sai quanto. Me ne rendo solo quando, non solo
adesso, leggendo il tuo racconto ma anche riparto dopo le ferie.
MI MANCANO.
Il secondo la CONSAPEVOLEZZA ( non sai quanto questo mi faccia
piacere) che comunque Montecalvo non è cmq morto del tutto. Il
problema, resta, pur sempre riuscire a mobilitare il maggior
numero di persone a prendere atto che oltre a quello che hai
descritto c'è bisogno anche di progettare qualcosa per il futuro.
Cosa? Ritengo che si possano tracciare delle linee sulle quali
discutere, confrontarsi e trovare delle soluzioni sostenibili
(credo sia questo l'aspetto fondamentale) dalla nostra attuale
comunità.
Il problema sicuramente sarà di quello di trovare la strada
migliore e che riduca al minimmo i personalismi e gli egoismi per
giungere nel minor tempo possibile ad un primo risultato.
L'obiettivo sarà quello di crescere con il tempo senza aver fretta
e senza voli pindarici che non portano a nessun beneficio per la
comunità.
Concordo anche con il mio fraterno amico GIUSEPPE BELLAROBA quando
indica nella scarsa attenzione che i precedenti politicanti del
nostro paese hanno posto nelle nuove generazioni. Prendiamo aa
esempuio la nostra cioè dai 30 ai 40 anni. Quale sono state le
politiche rivolte a noi giovani di allora? Nessuna anzi il
contrario. Esempio? La pallavolo che per oltre 10 anni (oltre 20
persone) non sono riuscite ad aere un palestra e si sono dovuti
sobborcare l'onere di andare ad Ariano per allenarsi e giocare.
Cosa dire. Non eravamo tanti,forse,assicurare a qualcuno la
poltrona?
Questo deve far riflettere, deve essere di insegnamento in quel
percorso che noi tutti vorremmo fare e penso sperare che le nuove
generazioni abbiano ulteriori opportunità rispetto aquelle che il
paese riesce oggi ad offrire, pur mantenendo inalterate le sue
carettestiche.
Ciao a tutti.
postato da
Michele Aucelli
Proposte
Tramite il tuo indirizzo voglio dire anche agli altri quanto segue:
Gli ultimi interventi sono diventati accorati (anche troppo), ma mancano
sempre le proposte.
Io direi: elenchiamo intanto ristretti campi di discussione e poi vediamo
di elaborare progetti (o progettini)
Sui prodotti specializzati:
sul recupero della cultura locale (piccolo editoria in economia);
controllo degli interventi sul centro storico (Fuosso Palummo; scarico di
immondizie, tinteggiature di case, bidoni dell'immondizia);
proposta di tesi universitarie su Montecalvo ai laureandi
turismo?
cucina e ristorazione?
luoghi del tempo libero per giovani e anziani diversi dal bar?
Riesame dello spazio concesso o tolto alle nostre montecalvesi?
Forse questa volta non sono stato molto letterario e poetico, ma come si
fa a scrivere solo per lamentarsi e sperare nelle strutture che non
funzionano (fare politica fuori dei luoghi autorizzati e che si
accaparanno le competenze oggi è impossibile= Resta solo la spontaneità
dei gruppi civili (anche questa del Forum).
Buon Natale a tutti
postato da
Mario S.
Proloco
Ma esiste il proloco a Montecalvo? Se si.... non si direbbe, quindi datevi
piu da fare ragazzi !!!
Se non esiste .....createlo, siate piu creativi e datevi tanto da fare!
Cari saluti,
postato da
Maria
Risposta
Cara Maria,
voglio difendere i ragazzi della Pro-Loco. Esiste e l'impegno che ci
mettono è davvero tanto incontrando non poche difficoltà. In primis quelle
economiche: per fare attività di promozione occorrono anche fondi che la
Pro-Loco non può reperire solo attraverso le sottoscrizioni dei soci. I
contributi dell'amministrazione, vista anche la situazione deil bilancio
comunale, a mala pena riescono a coprire i costi per le manifestazioni
estive. Ma forse in questo Ludovico potrà essere più preciso.
Qui torna il discorso, bisogna fare. Va bene ma se le risorse sono
insufficienti l'unico modo è allargare la base delle persone che vi
partecipano. Ma avendo cercato quando mi è stato possibile aiutare la
Pro-Loco mi sono accorto della indifferenza di chi da queste attività ne
può trarre solo beneficio. Quindi mi sembra il caso di spostare
l'attenzione su come cercare di coinvolgere, o meglio, stuzziccare queste
coscienze da molto tempo intorpidite, non dico indifferenti.
postato da
Michele Aucelli
Pro-loco con piu fantasia ...
Michele,
l'ho voluto provocare a posta questo argomento perche sono stata giu
diverse volte ad agosto e non vedo mai niente di diverso a montecalvo, a
parte qualche serata culturale come quest'estate.
I paesi li intorno sono un po piu creativi, non credo che si tratti sempre
di un problema economico, è troppo facile giustificarsi cosi…..a volte
basterebbe un po piu di fantasia per attirare piu turismo.
L'anno scorso 2002 ho apprezzato lo scambio culturale e degustazione di un
gruppo di persone (credo del belgio) li a montecalvo.....tutto abbastanza
interessante.... ma li vedevo un po abbandonati a se stessi, non sono
stati seguiti molto ne dalla pro-loco ne dalle autorità comunale, a
montecalvo tendono a snobbare un po le novità.....forse per paura di
essere criticati o perche non vogliono impegnarsi piu di tanto.
Saluti,
postato da
Maria
SOLO BUONE
INTENZIONI......
Cari amici,
nonostante diciamo le stesse cose, non ci vogliamo capire. Anche questa è
una scelta ben precisa, dettata da varie motivazioni; dico nel contenuto
le stesse cose di un altro ma le devo far apparire più pregnanti, concetti
più colti, questo perchè forum è una finestra sul mondo senza confini.
Nella politica chiunque parla ha ragione, nel forum chiunque parla ha
ottime intenzioni, ma rimangono tali. E' molto evidente la differenza di
persiero, tra quei navigatori rimasti nella realtà Montecalvese, la neve..
il presepe.. natale.....quadri illustrati idilliaci fantastici, si sta
benissimo a Montecalvo, ci sono stati pochi risultati va bene....ma si è
fatto tanto per cambiare........;
Quelli che si sono allontanati, esternano una carica per
incentivare le persone che sono rimaste, per trovare qualcosa di nuovo al
ritorno nel paese, voler dare un contributo affinchè venga colto da
vitalità anche chi perennemente è apatico.
Solo alcune volte, per fortuna, mi viene il dubbio, forse con questi
discorsi diamo fastidio noi lontano..; questi vogliono rimanere tali....
poi mi convinco, no forse non è così.....
Con sincerità saluto tutti Michele Cristino
postato da
MICHELE CRISTINO
hai
ragione.....
Caro Michele,
Hai ragione, piu di qualche volta l'ho pensato anch'io quello che hai
riportato nel tuo ultimo post.
Non credo sia presunzione ma per vedere bene un quadro bisogna osservarlo
da una certa distanza......io a volte penso in termini aziendale
un’azienda deve rinnovarsi ogni tanto per salvaguardare la sua salute,
deve cambiare/migliorare l’immagine, i suoi prodotti...... le persone che
sono in azienda da 20 –30 anni sono spesso quelli meno motivati, tutto va
bene per loro basta che si “lavoricchia”……ma non è la formula giusta per
far crescere l’azienda e offrire un futuro piu concreto per tutti quelli
che verranno dopo di loro, si rischia il detoriamento, non so se mi spiego.Ciao
postato da
Maria
...dal passato
Cari Maria e Michele,
mi scusino gli altri se faccio gruppo con voi, ma nelle discussioni a
volte bisogna precisare il gruppo di appartenenza per mostrarsi senza
ambiguità.
Noi di fuori ricordiamo sempre da dove veniamo e, spesso, ce lo fanno
ricordare i padroni di casa dove siamo ospiti.
Vorremmo vantarci anche noi delle nostre origini, anche se i più maturi di
noi arrivano prima o poi alla conclusione che si appartiene al mondo tutti
quanti. Però, noi conoscevamo certe sfumature della realtà tramite quella
lingua che abbiamo dovuto abbandonare, avevamo respirato una certa aria,
per cui prima o poi ci frega il rimpianto. Tuttavia abbiamo visto come
altre persone. per merito o senza merito personale, fanno progredire
economicamente. socialmente e civilmente le loro comunità, perciò viene
naturale suggerire qualcosa ai nostr "testoni" rimasti al paese. A volte
non vogliono vedere le cose che non vanno.
Io, per esempio metto ormai Montecalvo dietro a Savignano e Greci; Perché
non andiamo tutti noi a fare un giro da quelle parti per vedere come si
restaura un castello e un centro storico? Grottaminarda e Mirabella sono
molto lontane?
Quindi cari amici del paese non compiacetevi troppo e guardatevi intorno.
E' evidente che io personalmente non condanno nessuno, tanto più gli amici
del Forum, che almeno affrontano le questioni sia pure a parole.
Ma cominciare a muoversi bisogna.
Io so che a Bologna ci sono centinaia di compaesani. Io stesso mi dichiaro
colpevole di non contattarli se non saltuariamente. Ma voi da laggiù che
cosa gli mandate a dire?
Avete visto la classifica delle città e zone italiane più povere e più
ricche sul Corriere della Sera?
In paese deve esserci anche la possibilità di lavorare perché esso non si
trasformi in un paradiso per i pochi che possono restarci, nel paradiso.
Scusate lo sfogo e sempre Buon Natale,
Mario S.
P.S. Il mio suggerimento pratico è che si parli dei prodotti e delle
cooperative per sfruttarli. Ma aperte a tutti: Sapete quanto è la quota
sociale per esser soci di una cooperativa? Dai 50 ai cento euro.
Le banche poi sono felici di prestare i soldi alle grandi,come numero di
soci, cooperative.
postato da
Mario S.
PECUNIA
Caro Mario, (mi permetto l'affettuosità anche se non ti conosco di
persona, ma solo per quello che esprimi) voglio esporre una mia opinione
(basata anche su esperienze personali) sul velato paragone che hai operato
tra la realtà Montecalvese e quelle di altri paesi limitrofi. A mio modo
di vedere la differenza fondamentale è dettata dal rapporto che il
cittadino montecalvese ha con il denaro e con l'accezione di "qualità
della vita". Mi spiego: nelle realtà limitrofe (ad Ariano Irpino in
primis, ma anche a Grotta, Mirabella et similia) nonostante le fonti ed i
limiti di reddito siano pressocchè identici a quelli di Montecalvo è
palpabile una diversità sostanziale nella tipologia e nella entità dei
CONSUMI: la gente spende molto di più in generi voluttuari, esce il fine
settimana, va a teatro, compra i libri... E' una mentalità molto più
cittadina che crea un indotto notevole in termini di QUALITA' DEI SERVIZI:
i negozi proliferano (da quanto tempo non fai un giro per la zona di
Cardito ad Ariano? Gli esercizi commerciali spuntano al ritmo di uno al
giorno..., è una città nella città, tanto che si creano notevoli problemi
di circolazione stradale. Lo stesso sta avvenendo a Grottaminarda) ed ogni
euro speso sembra che si moltiplichi per cinque... Tutto ciò non avviene a
Montecalvo e non certo perchè il Montecalvese sia più povero (le
occupazioni sono sostanzialmente le stesse come anche i costi). A
Montecalvo, paradossalmente, anche chi avrebbe i mezzi per fare la "bella
vita" non ne ha le possibilità concrete per il semplice fatto che in paese
MANCANO BENI E SERVIZI! Sono reperibili in paese solo generi di prima
necessità (e spesso neanche quelli: c'è a Montecalvo un negozio che venda
SCARPE?) e per soddifare un qualsiasi desiderio di svago o di
arricchimento culturale bisogna necessariamente USCIRE FUORI. E questo è
il punto: spesso il Montecalvese (soprattutto giovane) ha anche paura di
uscire fuori, quasi come se il mondo conosciuto finisse con le colonne
d'Ercole di San Vito da una parte e di Corsano dall'altra... E' avvilente,
soprattutto ove si pensi che quando le persone di Montecalvo sanno
proporsi per quello che sono riescono sempre a farsi apprezzare per la
loro schiettezza e per la genuinità dei valori che esprimono.
Tutto quanto ho appena esposto fa da premessa e corollario alla mia
opinione sulle tue proposte di COOPERATIVISMO: ogni iniziativa
imprenditoriale, per quanto possa eventualmente beneficiare di
contribuzioni pubbliche, necessita di una buona dose di INTRAPRENDENZA
connessa alla volontà di esporsi ad un RISCHIO PATRIMONIALE. A Montecalvo
ed ai montecalvesi manca sia l'una che l'altra.Mentre invece non mancano
sicuramente i soldi. Quelli ci sono e sono destinati ad essere accumulati
per le più improbabili sventure familiari. Fondamentalmente il
Montecalvese è uno stoico, sicuramente non un epicureo.
Allora, alle tue brillanti ed originali proposte rispondo: parliamo di
INVESTIMENTI su Montecalvo e riuniamo oggi le persone che sono disposte a
rischiare un euro del loro portafogli per rilanciare l'economia del paese
oltre che per rimpinguare le proprie personalissime finanze. Mettiamoci a
lavorare su uno STUDIO DI FATTIBILITA' in uno dei settori da te proposti,
condividiamo le nostre risorse umane (ognuno di noi dovrà mettere a
servizio degli altri la sua professionalità) e patrimoniali e vediamo cosa
ne viene fuori....
Questa, secondo me, è l'unica strada percorribile, lascaindo alle spalle
qualsiasi speranza di collaborazione da parte degli uomini politici locali
che, invece, avrebbero tutto l'interesse a strumentalizzare qualsiasi
iniziativa, soprattutto in un periodo prossimo alle elezioni
amministrative...
In fondo non è l'economia la molla che fa girare il mondo?
Auguri a tutti.
postato da
Giuseppe Bellaroba. |